Con un po’ di ritardo rispetto agli altri paesi europei, la pratica del parto in acqua si sta diffondendo anche in Italia.
Sempre più strutture ospedaliere si stanno attrezzando con tutto il necessario per consentire alle partorienti questa alternativa al parto con metodo tradizionale.
I benefici che la donna può trarre scegliendo di partorire in vasca sono difatti indiscutibili e riconducibili principalmente alla minore percezione di dolore. L’acqua calda consente nella partoriente un maggiore rilassamento della muscolatura e la sensazione di galleggiamento che tipicamente induce l’acqua aiuta ad assumere posizioni che favoriscono la nascita del bambino.
Non esistono particolari rischi per questa tecnica di parto, nemmeno per il neonato anche perchè appena dato alla luce il bambino per riflesso mantiene l’apnea e viene portato dolcemente in superficie.
Il parto in acqua però viene sconsigliato in caso di alcune problematiche relative alla salute della madre o del piccolo, nello specifico sofferenze fetali, rischio di emorragie post partum e gestosi a rischio eclampsia.