Le cellule staminali, per via della caratteristica che le contraddistingue (ovvero la possibilità di trasformarsi poi in altri tipi di cellule più specializzate), sono da tempo oggetto di studio da parte dei ricercatori che ne sperimentano l’applicazione per curare determinate patologie.
Ma da dove possono essere prelevate esattamente le cellule staminali nel corpo umano?
Esistono infatti diverse fonti di prelievo: le cellule staminali si trovano in grande quantità nel liquido amniotico e solitamente per estrarle vengono utilizzati i residui dei campioni prelevati per eseguire l’amniocentesi (esame di diagnosi prenatale). Un’altra riserva importante di cellule staminali è rappresentata dal cordone ombelicale, sia come tessuto vero e proprio che come sangue, prelevato dalla vena ombelicale. Altri tessuti biologici ricchi di staminali sono la placenta, il midollo osseo ed i tessuti adiposi. Più in generale, molti tessuti rappresentano una fonte potenziale di cellule staminali: tra questi, il derma, la retina, i vasi sanguigni e organi come fegato e cervello. Cellule staminali sono presenti anche nelle cellule embrionali e fetali, ma la ricerca in questi campi è fortemente limitata da questioni di bioetica.