All’interno del cordone reciso subito dopo la nascita rimane una quantità di sangue abbastanza ridotta ma ricca di cellule staminali che possono rivelarsi preziose per la cura di determinate malattie. Ecco perché è importante conservare il cordone ombelicale
Per poter procedere alla conservazione è necessario innanzitutto sottoporsi a esami del sangue prima e dopo la nascita del bambino in maniera da escludere la presenza di eventuali infezioni che potrebbero rendere inutilizzabile il sangue. In secondo luogo è bene avvertire l’ospedale dove si vuole partorire, e poi in base alla tipologia di conservazione scelta si procederà con la compilazione dei vari moduli e con le varie richieste burocratiche. Se si è optato per la conservazione autologa, la banca invierà ai genitori un kit che a sua volta dovrà essere consegnato al personale dell’ospedale. L’ostetrica dovrà aspirare il sangue del cordone una volta che questo è stato tagliato, metterlo nell’apposito kit e consegnarlo al personale della banca che nel frattempo avrà raggiunto l’ospedale e lo porterà presso i laboratori.