La ricerca medica ha dimostrato che il sangue del cordone ombelicale è molto simile a quello del midollo osseo. Entrambe contengono cellule che se si riproducono possono formare i componenti del sangue quali globuli rossi, bianchi e piastrine, in termini medici queste cellule sono chiamate staminali. Da ciò si deduce che il trapianto di midollo osseo può essere sostituito dal trapianto di cellule embrionali. Il cordone ombelicale è ricco di queste cellule, ma il più delle volte viene gettato e con esso anche le cellule e le loro potenziali applicazioni terapeutiche. La donazione cordone ombelicale è un modo per preservare il futuro del proprio piccolo e dei familiari. Donare il cordone ombelicale a una biobanca consente di conservare le cellule al sicuro e in luogo a norma di legge che rispetta la nostra salute e ci offre un’opportunità per il futuro.
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Conservazione cordone ombelicale italia: ecco una serie di articoli e guide che spiegano le leggi e la normativa per chi vuole capire cosa dice la legge italiana in materia di conservazione e donazione delle cellule staminali del cordone.
Dalla definizione di cellule staminali sino alla descrizione delle banche impiegate per la loro conservazione su: http://it.wikipedia.org/wiki/Cellula_staminale
Spiegazione delle procedure per la conservazione delle cellule staminali sul sito ufficiale del Ministero della salute
Portale contenente l’intera ordinanza del Ministero della salute inerente la crioconservazione in Italia
Un’interessante articolo che sintetizza cosa dice la legge sulla conservazione del cordone nel nostro paese
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Ecco altre risorse utili on line per le mamme già esperte e per quelle che lo stanno per diventare:
www.bimboflap.it un portale con articoli e informazioni sui nove mesi di attesa
www.ricettedacucinare.it un ricettario virtuale con una sezione dedicata a succulenti piatti da preparare ai più piccoli
forum.pianetamamma.it un forum dove chiedere e trovare consigli dalle altre
www.mammaoggi.it un blog con articoli riguardanti la salute della mamma prima durante e dopo la gravidanza
www.nomix.it raccolta dei nomi più diffusi con significato una miniera di idee per scegliere il nome del bambino
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Il termine donazione del cordone ombelicale approssimativo, in quanto non si conserva il cordone ma bensì le cellule staminali presenti all’interno del sangue delle arterie ombelicali. La ricerca medica ha ampiamente dimostrato le potenziali applicazioni terapeutiche che le staminali possono avere e questo dovrebbe spingere alla donazione. La donazione può essere autologa o eterologa, nel primo caso le cellule rimangono esclusivamente del donatore, mentre nel secondo caso vengono messe a disposizione di tutti gli individui compatibili.
La conservazione autologa non è possibile all’interno di strutture pubbliche, perciò bisogna affidarsi a strutture private, molto spesso all’estero o a San Marino. In Italia non c’è alcuna norma che consenta la donazione autologa del cordone ombelicale. La sanità pubblica tutela invece la donazione eterologa, ma con questo metodo si perde ogni diritto sulle cellule e non si è preservati per il futuro.
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Quando viene tagliato il cordone ombelicale, al suo posto, rimane al centro della pancia un’appendice che viene chiamata in termini specifici moncone ombelicale. Questo moncone ha un colore che varia dal bianco al grigio e si presenta molle al tatto. Al suo interno scorrono le due arterie e la vena ombelicale. La sua lunghezza dipende dalla distanza dalla quale viene reciso il cordone. Con il tempo questo moncone subisce un processo di essiccazione che ne provoca il distacco, dopo un paio di settimane. Al suo posto rimane una ferita che cicatrizza in breve tempo e lascia il posto all’ombelico.
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Una gravidanza a rischio può essere determinata da diversi fattori come l’età avanzata della mamma, il peso eccessivo, un numero elevato di gravidanze precedenti, l’uso di alcuni farmaci e molti altri fattori. Quando viene diagnosticata una gravidanza a rischio è consigliabile sottoporsi ai controlli con maggiore frequenza, per monitorare costantemente la crescita e i movimenti del feto. Inoltre è meglio non svolgere attività fisica intensa, ma limitarsi al minimo e cercare di trascorre il maggior tempo possibile a riposo. Il riposo è la miglior cura per una gravidanza a rischio per evitare movimenti repentini del feto. Anche uno stile di vita salubre è utile: meglio non esagerare con il caffè, evitare bevande alcoliche e smettere di fumare.
Identificare una gravidanza a rischio è importantissimo poichè consente di intervenire tempestivamente e di fare un accurata preparazione al parto in modo da poter programmare un maggior numero di controlli e trovare varie soluzioni.
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La conservazione del cordone ombelicale può avvenire in due modi autologa o eterologa. Quest’ultima è poco diffusa, e consiste nel mettere a disposizione di chiunque risulti compatibile, le cellule staminali conservate. Una volta che si sceglie questa forma di donazione si perde ogni diritto sulle cellule, anche in caso di bisogno. Questo tipo di donazione del cordone ombelicale viene regolamentato per intero dal servizio medico nazionale. Mentre la conservazione autologa viene effettuata in centri privati che assicurano la conservazione delle cellule secondo le normative vigenti, e riservano l’uso esclusivo delle cellule al donatore e ai suoi familiari. La conservazione autologa è un modo per preservare il proprio futuro e quello dei propri cari.
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Vengono definite in questo modo le cellule staminali che sono in grado di generare i principali componenti del sangue, quindi piastrine, globuli bianchi, rossi ecc… Questo tipo di cellule è quello che generalmente è contenuto nel midollo osseo. Sono queste le cellule che vengono trapiantate in presenza di malattie ematologiche come talassemie insolite o nei casi più gravi in presenza di leucemia. Le cellule che sono presenti nel midollo osseo, generalmente nel midollo spinale, sono diverse da quelle embrionali. Difatti quest’ultime sono ancora immature e possono rigenerarsi non solo con più facilità, ma possono generare tessuti nuovi completamente. Le cellule staminali infatti sono delle cellule che possono adattarsi a qualsiasi tessuto e quelle embrionali maggiormente in quanto ancora allo stato iniziale.
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Il cordone ombelicale nei nove mesi di attesa è l’unico collegamento tra la mamma e il piccolo. Quando il feto è cresciuto e pronto alla nascita, il cordone ombelicale diventa superfluo e per questo subito dopo la nascita del piccolo viene reciso. Dopo il taglio al posto del cordone rimane un pezzo di carne morbida, chiamata moncone che dopo qualche giorno cade, lasciando un piccolo buco appunto l’ombelico. Affinchè la caduta avvenga in maniera regolare e non si verfichino infezioni è consigliabile pulire accuratamente l’ombelico e disinfettare la piccola ferita lasciata dal taglio del cordone ombelicale.
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Conservare il cordone ombelicale è semplice. Al momento della nascita del bambino le cellule vengono prelevate e inserite in appositi contenitori in grado di mantenere intatte le loro proprietà durante il trasporto. La conservazione del cordone ombelicale deve essere effettuata presso centri specializzati, dotati di apparecchiature e medici competenti e certificati. Solitamente prima di procedere alla conservazione, vengono effettuati dei test per verificare l’idoneità delle cellule e se questi sono positivi si procede con la conservazione.
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